Fotovoltaico senza incentivi: conviene?
Il conto energia dedicato agli impianti fotovoltaici è finito il 6 luglio 2013. La fine del Conto Energia ha fatto calare pesantemente la richiesta di installazioni fotovoltaiche e non potrà far sopravvivere tutte le aziende del settore, in quanto nel periodo di boom del fotovoltaico si è creato un esubero importante di addetti ai lavori. Tuttavia il “nuovo fotovoltaico”, basato su Scambio sul Posto e detrazioni fiscali, in realtà continua ad essere un investimento interessante.
Gli esempi successivi sono tratti da un interessante articolo di Newsenergia e mostrano la redditività di un impianto da 3 kW realizzato a Firenze. Analizzando 5 casi standard e molto generici, a parità di dati in ingresso, si configurano moltplici scenari di ritorno dell’investimento per un impianto a servizio di una abitazione privata occupata da una famiglia di 4 persone: venduto ad un prezzo di mercato standard o un po’ più aggressivo, con la possibilità di detrarre il 50% o 36% e Scambio Sul Posto. L’ultimo scenario prevede il confronto con l’ultimo meccanismo di incentivazione prima dell’abolizione del regime degli incentivi.
Le simulazioni di confermano che i risultati, anche con impianti al costo di 3.000 €/kW, sono ottimi: il risultato ottenuto nel CASO 5 non è mai superiore alle valutazioni con detrazioni fiscali e scambio sul posto, ed è anzi nettamente inferiore.. E che anche con la detrazione fiscale al 36% si possano considerare gli investimenti molto conveniuenti con tassi di rendimento che vanno dal 13,00% al 16,29%. Una ulteriore considerazione a favore del meccanismo in Scambio sul Posto è che per la tariffa Omnicomprensiva, si applicano alla stessa le imposte, anche per i privati, mentre il contributo in conto scambio non è soggetto ad imposte.