UNI TS 11300:2014 cosa cambia per le APE
Sono entrate in vigore il giorno stesso della loro pubblicazione, il 2 ottobre 2014, le norme UNI/TS 11300-1 e 2 del 2014 relative al calcolo del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale e di energia primaria per la climatizzazione invernale, la produzione di acqua calda sanitaria, la ventilazione e l’illuminazione in edifici non residenziali. Le norme in questione costituiscono i principali riferimenti per il calcolo della prestazione energetica ai fini della certificazione.
Vediamo nel dettaglio cosa cambia.
In taoria
Tecnicamente è possibile fare riferimento a quanto è stato diffuso da ANIT, una prima nota sulle principali modifiche che riguardano:
Ponti termici: i ponti termici si valutano solo attraverso i coefficienti lineici. E’ cancellato l’utilizzo della maggiorazione % semplificata e l’utilizzo dell’abaco della norma UNI EN 14683. Le valutazioni dei coefficienti lineici devono essere fatte con calcolo agli elementi finiti o con atlanti dei ponti termici realizzati in accordo con la UNI EN ISO 14683. E’ possibile utilizzare metodi di calcolo manuale per edifici esistenti.

Classi energetiche e consumi
Trasmittanza termica U: le caratteristiche dei materiali ed in particolare la conducibilità termica, devono essere opportunamente corretti per tener conto delle condizioni in cui si opera in accordo con la norma UNI EN ISO 10456.
Perdite per ventilazione: la valutazione diventa molto più raffinata e vengono considerati in maniera più idonea gli impianti che gestiscono la ventilazione all’interno degli edifici.
Guadagni solari: viene introdotta la modifica già presente nella procedura di calcolo della Regione Lombardia che valuta un solo fattore di riduzione per ombreggiatura esterno (il peggiorativo) tra l’aggetto verticale e orizzontale. Inoltre viene implementata la caratterizzazione della trasmittanza di energia solare totale attraverso la parte vetrata (il fattore g) con una migliore definizione dei fattori di esposizione.
Tra le altre modifiche la trattazione dei locali non riscaldati, la sottrazione di energia con l’extraflusso, la valutazione degli apporti interni latenti e la valutazione degli apporti solari sulle superfici opache che dovranno esser apportare ai software in circolazione.
In pratica
La velocità con cui il CTI ha rilasciato le nuove versioni delle norme, senza anticiparle preventivamente alla software house, ha spiazzato i produttori che si sono trovati ad effettuare gli aggiornamenti in tutta fretta. Tralascio la situazione dello stato di aggiornamento dei principali prodotti sul mercato e mi soffermo unicamente su uno di essi: DOCET, il popolare tool gratuito predisposto da CNR e ENEA.
DOCET AGGIORNATO? NO. Per quanto riguarda il metodo di calcolo Docet si evidenzia che – conformemente a quanto previsto dal punto 5.2.2 dell’Allegato A del DM 26 giugno 2009 – anche esso deve essere aggiornato da CNR ed ENEA e pertanto non se ne consiglia l’utilizzo, pena la nullità del documento elaborato.
STOP DEL PIEMONTE
La Regione Piemonte ha diramato una comunicazione in cui si specifica che da “2 ottobre 2014 la determinazione della prestazione energetica deve essere effettuata avvalendosi esclusivamente a tali norme il cui utilizzo è obbligatoriamente previsto dall’art.11 del dlgs 192/2005 come emendato dalla
legge 90/2013”.
Il mio suggerimento è, se proprio non potete posticipare l’ottenimento del Certificati, di rivolgervi a professionisti in grado di assicurarvi un documento conforme alle attuali norme techiche, o di pazientare rimandando la richiesta al vostro techico di fiducia fino a che quest’ultimo non riceverà l’adeguamento del software che utilizza per le APE: si stima che entro la fine di Novembre tutti i software sul mercato saranno adeguati alle nuove UNI.