Rischio fulminazione: CEI EN 62305 E CEI 64-8 VARIANTE V5
La Variante V5 di CEI 64-8, in vigore dal 1^ Marzo 2019, ha riscritto completamente la sezione 443: Protezione contro le sovratensioni di origine atmosferica o dovute a manovra.
La norma CEI 64-8, sez. 443, ante o post V5, considera soltanto le sovratensioni di origine atmosferica trasmesse dalle linee elettriche che alimentano l’impianto e le sovratensioni di manovra. 2. Per tale motivo, finora, la sez. 443 (ante V5), art. 443.3, stabiliva: “la necessità dell’impiego di limitatori di sovratensioni (SPD) per la protezione contro le sovratensioni dipende dalla valutazione del rischio basata sulla norma CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2), ed applicato nella norma CEI EN (CEI 81-10/4)“.
Le norme del CT 81, infatti, affrontano il problema sovratensioni nella sua globalità (fulminazione diretta e indiretta di linee e strutture). La sez. 443, post V5, invece, cancella tale indicazione e stabilisce quando servono SPD nei confronti delle sovratensioni provenienti dalle linee.
Le novità
II nuovo art. 443.4 stabilisce: “la protezione contro le sovratensioni transitorie deve essere prevista quando le conseguenze degli effetti di tali sovratensioni influiscono:
- sulla vita umana, ad esempio i servizi di sicurezza, i dispositivi di assistenza medica;
- sui servizi pubblici e sul patrimonio culturale, ad esempio la perdita di servizi pubblici, centri IT, musei;
- sulle attività commerciali o industriali, ad esempio nel caso di hotel, banche, industrie, mercati commerciali, fattorie;
- su un gran numero di persone, ad esempio nel caso di grandi edifici, uffici, scuole“.
Tenuto conto della genericità dei casi in cui la norma richiede di fatto gli SPD, nei casi residui, peraltro non chiaramente identificati, è possibile applicare un metodo semplificato di analisi del rischio (art. 443.5).
Conclusioni
In definitiva, se si segue la sez. 443 occorrono sempre SPD; in alternativa si effettua l’analisi del rischio secondo le norme del CT 81, le quali stabiliscono in modo più preciso quando effettivamente occorrono SPD, inoltre forniscono tutte le informazioni necessarie per una corretta scelta e installazione degli SPD.
E che l’approccio corretto sia l’applicazione delle norme del CT 81 trova conferma nella nota I dell’art. 443.5 in cui è scritto “Per la protezione di una struttura e dei suoi sistemi elettrici contro i fulmini e le sovratensioni di origine atmosferica si applica la serie di norme CEI EN 62305“.
L’incoerenza del testo normativo riflette, purtroppo, la sovrapposizione degli ambiti di competenza esistente a livello internazionale tra il CT 64 ed il CT 81.
Fonte. L’articolo è liberamente tratto dai contenuti della rivista Tuttonormel – Marzo 2019.