La disciplina antincendio è complessa perché è facile tralasciare aspetti importanti, incorrendo in “difetto per troppa esperienza”.
In questo articolo l’argomento viene trattato in maniera più dettagliata.

Per la stesura di una pratica antincendio consiglio sempre di partire dall’analisi del rischio perché tutto il il resto viene di conseguenza.

Attraverso software professionali di valutazione, per ciascuna attività sono in grado di valutare:

  • rischio di esplosione: le aree a rischio di esplosione sono caratterizzate da una miscela di aria e gas, vapori, fumi o polveri infiammabili.
    In linea di principio, possono essere presenti in tutti i luoghi in cui vengono prodotti, raccolti, trasportati o conservati liquidi, gas o polveri infiammabili.
  • rischio di fulminazione: il fulmine è un fenomeno di origine naturale. 
    La protezione contro i fulmini deve essere affrontata con lo scopo di ridurre la probabilità di danno entro limiti accettabili. 

Per quale motivo sono importati queste valutazioni?

La presenza di zone a rischio esplosione influisce sulla valutazione del rischio fulminazione, perché in un certo senso “penalizza l’edificio”.

Questa penalizzazione si potrebbe tradurre in requisiti più gravosi per la resistenza al fuoco e la protezione degli inneschi su impianto elettrico.

Di contro, limitare gli inneschi è a favore della sicurezza, poiché riduce la probabilità che si possano innescare atmosfere esplosive. 

 

Desideri maggiori informazioni? Contattami


Chi sono